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martedì 7 agosto 2018

Momo ed io / 2





“E tu chi sei?” Domandò il Bruco.
Non era promettente come apertura di dialogo. Intimidita, Alice rispose: “Io - a questo punto quasi non lo so più, signore - o meglio, so chi ero stamattina quando mi sono alzata, ma da allora credo di essere stata cambiata più di una volta”.
“Che vuol dire con questo?” Domandò il Bruco, severamente. “Spiegati!”
“Vede, signore, non si può spiegare ciò che non si conosce” rispose Alice, “e io non mi conosco più, capisce?”

Lewis Carrol



È una calda mattina di metá agosto. Il sentiero non è battuto e cespugli e rovi ci vengono incontro. L’erba, ancora bagnata dalla guazza della notte, mi inumidìsce l’orlo dei pantaloni.
Momo è di buon umore, accelera il passo e trotterella davanti.
5, 10, 20 metri…
Una voce: “Chiamala!”
Io: “Momo!”
Lei si volta di scatto. Il suo volto è luminoso, il suo corpo rilassato, da ogni suo pelo traspare una felicità limpida, senza increspature. Tiene la lingua penzoloni sulla sinistra del muso e gli occhi fissi a me.
Com’è tipica questa sua espressione! Tipica di lei, la mia amica cane, la modalità con la quale ritorna da me, le punte delle orecchie mosse da una leggera brezza.
Mentre accorcia velocemente le distanze tra noi, i pensieri mi sopraffanno.
Da quale luogo misterioso il mio cane attinge alla sua spensieratezza? Perché mi sembra ancora di non meritarmi il suo spedito ritorno felice?
Mi accorgo che, nella mia mente, alcune azioni non le penso possibili. Purtroppo accolgo ancora la pronta risposta di Momo al mio richiamo con un malcelato stupore.
Come ho potuto arrivare a meritare una così rapida risposta da parte sua?
Com'è possibile che sia felice - felice! - di tornare da me?
Ho ancora impressi dentro quei frustranti momenti, mentre passeggiavamo insieme e la chiamavo, nei quali si girava a guardarmi con l’inconfondibile espressione del “ritenta, sarai più fortunata”, prima di sparire qualche ora nel bosco.
Oppure quando si sdraiava a terra per non fare quanto le chiedevo.

Cosa è cambiato tra di noi?
Io sono cambiata.
Non sono più quella di ieri e neanche sono più chi ero stamattina.
E Momo ha la straordinaria, meravigliosa capacità di accorgersene e adeguarsi.
Non sono sicura di essere migliore della me stessa di un tempo, ma la magica forza di questo vento estivo mi ha portato in direzione del ricongiungimento con lei.

E sempre sia bene-detto il vento che guida la mia vela verso questa relazione che mi fa sentire magica e rende la mia amica un cane felice.